Strade: prendo la macchina e mi muovo meglio

 

Occuparsi di mobilità per me significa aumentare l’accessibilità della città. Per tutti. E in questi anni ho lavorato in questa direzione. Iniziando dagli utenti più vulnerabili della strada, pedoni e ciclisti, ovvero persone che scelgono modi sostenibili di spostarsi e che erano da troppo tempo dimenticate. Con il piano della pedonalità, prima, e la realizzazione di importanti “strade per le biciclette”, poi.

 

Ma dopo decenni di attese, ho contribuito finalmente a sbloccare opere per la viabilità in generale. Ad esempio, sono partiti i lavori del Nodo di Rastignano, che consentirà di dimezzare il traffico, soprattutto quello dei mezzi pesanti, e abbattere l’inquinamento nella zona di via Toscana. E’ stata completata la costruzione di uno dei lotti della Lungo Savena (quello che da Via dell’Industria arriva al Caab) e avviata la progettazione di un altro nuovo lotto. Sono state realizzate nuove rotonde per fluidificare e nel contempo mettere in sicurezza la circolazione, come davanti alla sede dei Vigili del fuoco. E ancora, il piano di progressiva eliminazione dei passaggi a livello, grazie anche all’interramento della ferrovia “ex Veneta” che corre di fianco a via Massarenti, agevolerà chi ha necessità di muoversi in auto ogni giorno.

Tante risorse investite per realizzare ciò che mi sta più a cuore: la convivenza sulla strada, che è la cartina di tornasole del nostro livello di civiltà, promuovendo anche il rispetto delle regole.

 

Ora stiamo lavorando per risolvere definitivamente il nodo viario bolognese, dopo l’addio al Passante nord. Con il nuovo accordo tra Ministero, Autostrade ed Enti locali, le risorse previste saranno reinvestite nel potenziamento del tratto urbano dell’autostrada e della tangenziale accompagnato da un sistema avanzato di protezioni e mitigazioni ambientali.
Un’ultima buona notizia: Bologna, in base allo studio di un’importante società americana, Inrix, risulta tra le principali città italiane quella con la minore ‪‎congestione ‬da ‪‎traffico‬: 10 ore perse all’anno contro le oltre 50 che si registrano altrove. E nel 2015, migliora ancora rispetto all’anno prima. E’ una notizia importante, che si spiega anche con il forte aumento della mobilità sostenibile: infatti, più passeggeri sui‪ mezzi pubblici‬ (+14%) e più persone che si muovono a ‪‎piedi‬ e in bicicletta‬ (+42%) significano meno traffico e quindi anche strade meno congestionate per chi ha effettiva necessità di usare la ‪macchina‬.

Insomma, se il sistema della mobilità diventa più ‪equilibrato‬ tra le diverse modalità di spostamento, i ‪benefici‬ vanno a vantaggio di ‪tutti‬ i cittadini, indipendentemente da quale mezzo usano.